Test Cromatico di Max Luscher

Il test cromatico di Max Luscher è un test semplicissimo e ciò lo rende facile e veloce nella somministrazione; tuttavia, ha dietro di sè anni di studi e ricerche prima che si arrivasse alla scelta dei colori finali. E' un test che indaga sulle motivazioni profonde della personalità e può dare indicazioni sulla presenza o assenza di disturbi nevrotici, esso rivela la natura dei problemi nella situazione esistente, le sorgenti dello stress, le caratteristiche represse, gli obiettivi desiderati e, infine, i veri problemi (come nella sua forma ridotta); ma, nella sua forma completa, esso fornisce in più indicazioni inerenti la disposizione d'animo, le strategie comportamentali, le aspirazioni motivate dall'autoanalisi, il rapporto di appartenenza, la valutazione del proprio Io, l'energia-pulsionalità-attività, lo sblocco tensionale e rapporto con l'ambiente.

     La somministrazione, interpretazione, stesura e invio via e-mail dei risultati avviene in tempi brevi. Di norma il re-test (che ha lo scopo di verificare i cambiamenti) non va effettuato prima dei 6 mesi dall'ultima somministrazione, tranne che non avvenga a conclusione di una psicoterapia, per una valutazione degli effetti. Infatti, secondo la scuola del C.I.S.P.P.A.T., la somministrazione del Luscher e del test di personalità MMPI, prima dell'inizio del corso di Training autogeno è una prassi, in quanto poi il re-test, alla fine del percorso di apprendimento, rileverà gli effetti del T.A. 

Il Re-test del Luscher è gratuito a conclusione del Training Autogeno. Esso può essere richiesto anche da solo, senza nessun impegno, solo per conoscere gli aspetti e i bisogni profondi delle propria personalità. Il risultato del Luscher test è materiale strettamente riservato che viene eliminato subito dopo essere stato inviato o comunicato all’interessato. Viene conservato dallo psicologo (in una cartella protetta da password) solo il protocollo di risposta per essere rielaborato nel caso si voglia il confronto con una somministrazione successiva (ad esempio dopo i sei mesi o dopo l’apprendimento del T.A.). Chi riceve i risultati può conservarli o eliminarli, può commentarli e farne punto di partenza per un’analisi personale. Non è tenuto a condividerli con i familiari. Costi e modalità di richiesta.