Diagnosi Psicologica

Per diagnosi psicologica si intende una valutazione generale del soggetto riguardante l'aspetto psicologico, personologico e psicopatologico, attraverso l'uso di un repertorio integrato di questionari, inventari di personalità, batterie e tecniche testistiche (psicometriche e proiettive), colloqui clinici e valutazioni osservative. Il tipo di tecniche e strumenti usati variano di volta in volta, in base al contesto e allo scopo della valutazione, all'età ed al tipo di eventuali difficoltà dei soggetti valutati, ed all'orientamento teorico e formazione specialistica del valutatore.

Lo psicologo è formalmente abilitato ad effettuare attività di diagnosi psicologica in base all'art.1 della Legge n.56 del 1989 riguardante l'Ordinamento della professione di Psicologo, dove è riportato: "La professione di psicologo comprende l'uso degli strumenti conoscitivi e di intervento per la prevenzione, la diagnosi, le attività di abilitazione-riabilitazione e di sostegno in ambito psicologico rivolte alla persona, al gruppo, agli organismi sociali e alle comunità". A questo punto è importante chiarire la distinzione tra valutazione psichiatrica e psicologica.

In ambito psichiatrico, la valutazione  è solitamente di tipo nosologico e psicopatologico, ed è effettuata attraverso un colloquio clinico ed anamnestico, eventualmente integrato dalla somministrazione di scale di rilevazione della sintomatologia psichiatrica. L'obiettivo è quello di definire una diagnosi psichiatrica, spesso secondo i criteri nosografici delle classificazioni internazionali del DSM-IV (e successivi) o dell'ICD-10.

La diagnostica psicologica può essere invece di tipo più ampio: oltre che alla rilevazione di sintomatologia psicopatologica, infatti, la psicodiagnosi può essere riferita anche alla valutazione di aspetti e processi della personalità, alla valutazione di atteggiamenti, modalità relazionali, livello e tipologia di competenze cognitive, struttura di personalità, ecc. (Wikipedia 2013). 

Pertanto, come riportato nel documento "Parere sulla Diagnosi Psicologica e Psicopatologica" del CNOP (Consiglio Nazionale Ordine degli Psicologi), il concetto di diagnosi "non è univocamente ed esclusivamente connesso a quello di identificazione di patologia, come usualmente viene inteso, poiché quest'ultimo riguarda soltanto l'ambito biomedico. 

La diagnosi assolve molteplici funzioni e compiti a più livelli:

a) necessità di categorizzare le informazioni;

b) facilitazione della comunicazione fra addetti ai lavori; 

c) facilitazione della comunicazione con il paziente;

d) orientamento delle scelte terapeutiche.

In questo senso, la diagnosi è, nell'accezione ampia dei sui significati possibili, insieme un atto conoscitivo di raccolta e categorizzazione delle informazioni ed un atto pragmatico di comunicazione fra i soggetti implicati a diverso titolo e livello nel fenomeno oggetto di osservazione. Per approfondire il documento cliccare QUI.

Esistono diverse tecniche psicodiagnostiche, esse possono essere di tipo soggettivo come ad esempio l'osservazione clinica, la raccolta dei dati anamnestici, i colloqui clinici ecc. o di tipo oggettivo come i test psicodiagnostici che comprendono:

QUESTIONARI: a risposta multipla (TMA) o a risposta libera (Sacks),

TEST DELLA PERSONALITA': inventari o scale (MMPI, 16PF, EPQ);

TEST DELLA PERSONALITA' PROIETTIVI: (Luscher Test, Rorschach, TAT, CAT, Test del disegno)

TEST DI LIVELLO INTELLETTIVO: integrali o per subscale (WAIS, WISH)

TEST PER L'ORIENTAMENTO: scolastico o professionale (IIP).